Marcello Bizzoni, da sempre propenso al disegno e all'uso del colore, all'età di 14 anni (1963) partecipa, inconsapevole, con un pastello effettuato nell'ora del disegno, ad un concorso cittadino tra scuole, vincendo il primo premio. Il pastello s'intitolava: "Carovana al tramonto nel deserto". Nello stesso anno disegna con una biro rossa, una figura aliena che poi dipingerà ad olio su tavolozza (24x30). Tale figura sarà riprodotta ad olio su tela in dimensioni importanti, dopo 50 anni.
Preso da altri progetti professionali, studia enologia a Conegliano Veneto dedicandosi poi allo sviluppo dell'azienda enologica di famiglia, raggiungendo considerevoli obiettivi a livello mondiale. Nel frattempo trascura la pittura, facendo solo sporadiche opere, distribuite poi nell'ambito familiare.
Con il nuovo millennio torna imperante il desiderio della pittura, realizzando dapprima delle opere di buona fattura ma ancora non soddisfacenti le proprie aspettative. La continua ricerca del tratto pittorico e dei toni di colore, ha indicato all'artista la strada da seguire, indirizzandolo verso la POPART, l'impressionismo e l'astrattismo.
Dal 2016 espone permanentemente presso la galleria dell'Associazione Culturale in Roma; presso il Polo Culturale Espositivo "JUANA ROMANI" in Velletri; presso l'"ARTCAFE" in Velletri; presso la galleria "LEONEART" in Roma.
E' stato selezionato quale facente parte della collezione musicale "Cavallini-Sgarbi". Partecipa alla selezione per la "Biennale di Montecarlo 2018" e ad altre mostre per l'anno 2018. In tutte le sue opere traspare la ricerca dell'accentuazione della luce del colore, ma sempre nelle tonalità naturali.
Di recente è alla ricerca dell'esaltazioni cromatiche della ruggine su lastre metalliche, evidenziando le varie tonalità conseguenziali di tecniche naturali, intesa a controllare e modificare l'esposizione delle lastre agli elementi atmosferici e naturali. La fissazione e stabilizzazione della ruggine, avviene dopo la foratura con colpi d'arma da fuoco e altri eventi casuali, come guano di uccelli e intemperie, a supporto dei momenti umorali dell'autore.